domenica 19 giugno 2011

19 GIUGNO 2011 - GIORNATA DELL'INDIGNAZIONE PRECARIA

Siamo la rete degli In-dipendenti precari per la PA che hanno contestato il Ministro Brunetta, la storia l'avete vista tutti, sul web ci sono centinaia di migliaia di contatti al video che testimonia come Brunetta insulti i
precari indicandoli come la parte peggiore dell'Italia.
La nostra grande visibilità in questo momento ci consegna la responsabilità di lanciare la piazza dell'indignazione precaria.  Su web e social network ci siamo ripresi un diritto di parola negato, adesso ci incontriamo per dare corpo e anima alla nostra indignazione contro la precarietà delle nostre
vite.
Incontriamoci tutti in piazza Montecitorio domenica 19 giugno dalle ore 18 in connessione con la giornata internazionale dell'indignazione promossa dai movimenti europei, invitando tutte le realtà in lotta contro la precarietà che in questi giorni stanno prendendo coraggiosamente parola mettendo al centro il proprio protagonismo e pensiamo ai lavoratori dello spettacolo in occupazione permanente al Teatro Valle.

Martedì 21 il Parlamento è chiamato a votare la fiducia da questo governo sfiduciato inequivocabilmente e dal basso dalla maggioranza delle cittadine e dei cittadini con il voto referendario a difesa dei beni comuni, della vita e della Terra e contro l?immunità cercata dal presidente del Consiglio dei ministri. La fiducia del Parlamento è adesso richiesta su un Decreto Sviluppo che ribadisce proprio quelle politiche contro le quali, dopo mesi di diffuse esplosioni sociali, il voto referendario si è rivolto. Il giorno dopo, mercoledì 22, lo stesso Parlamento dovrebbe effettuare quella verifica della maggioranza di governo richiesta dal Presidente della Repubblica e che l?esecutivo cerca così di anticipare e blindare, disperatamente: una verifica, comunque, che nella società italiana è già stata approfonditamente effettuata, con esito seccamente negativo.

Proponiamo che a partire da domenica 19 a Roma con un'assemblea di piazza delle indignazioni precarie che converga sul presidio indetto fin da ieri dai precari della scuola che portano tra le loro rivendicazioni, che qui
facciamo nostre, alcuni punti qualificanti all'interno del ritiro generale del Decreto sviluppo: il ritiro dei tagli iniziati con la legge 133 del 2008 che hanno peggiorato la qualità dell'insegnamento ed estromesso dalla scuola 150.000 lavoratori, tra docenti e ATA.
Chiediamo l'immissione in ruolo di tutti i precari nel rispetto della normativa europea che impone l'assunzione dopo tre anni di contratto a tempo determinato. In queste ultime ore in tutt'Italia si stanno organizzando
azioni e incontri di piazza in comunicazione con quella di Roma e chiediamo che siano le precarie e i precari ad aprire, in connessione col buon vento di libertà che spira in tutto l'Euromediterraneo, una settimana politica decisiva per i nostri destini.

Proponiamo che l'Italia precaria trasformi queste prese di parole nell'assedio sociale e civile della sede che la Costituzione della Repubblica impone rappresenti la sovranità popolare, il Parlamento. Perché
la sfiducia che abbiamo già lungamente espresso a questo governo e alle politiche che ovunque vogliono far pagare ai molti la crisi di pochi, si imponga definitivamente, senza lasciare più spazio a traformismi, senza più
alcuna delega sul nostro futuro.

Chiediamo quindi a tutti precari di esprimere la propria indignazione in tutte le piazze d'Italia, perché il destino di questo paese e la gestione della crisi non venga lasciata nelle loro mani ma si esprima un autorevole
punto di vista: quello precario
!

Il 21 e 22 a Roma il Parlamento prima voterà con la fiducia il cosiddetto Pacchetto Sviluppo poi ci sarà la conta della maggioranza voluta da Napolitano, è arrivato il momento di sfiduciare questo governo.

*In-dipendenti precari per la PA - Punti San Precario Roma*
http://www.italiasenzalavoro.blogspot.com/
http://www.scioperoprecario.org/

Nessun commento:

Posta un commento